Parigi 2024, il CT Marco Villa commenta le prestazioni dei quartetti: “I ragazzi hanno corso sui tempi previsti, le ragazze hanno fatto il record italiano. Ce la giochiamo”

Gli uomini in finale per il bronzo, le donne se la vedranno con la Nuova Zelanda per poter andare a giocarsi l’oro: è questo il bilancio dei quartetti azzurri dell’Inseguimento a squadre nella seconda giornata del ciclismo su pista alle Olimpiadi di Parigi 2024. Le prime a scendere in campo ieri sono state Vittoria Guazzini, Letizia Paternoster, Chiara Consonni e Martina Fidanza, che nelle qualifiche hanno fatto segnare il quarto tempo a quasi tre secondi dalle neozelandesi (che hanno sfiorato il record del mondo), con le quali oggi, nel primo turno, si giocheranno l’accesso alla finalissima, in programma stasera.

Filippo Ganna, Jonathan Milan, Simone Consonni e Francesco Lamon non sono invece riusciti a contrastare la straripante Australia nel primo turno, con gli oceanici che hanno fissato il nuovo record del mondo (strappandolo proprio agli olimpionici di Tokyo). Gli azzurri non potranno quindi difendere il titolo conquistato tre anni fa e se la dovranno vedere con la Danimarca nella sfida per il terzo posto. Ad analizzare le prestazioni dei due quartetti dopo le gare è stato il CT Marco Villa.

“Per quanto riguarda gli uomini non abbiamo recriminazioni – le parole di Villa – I ragazzi hanno corso sui tempi previsti. L’Australia, da outsider, ha mostrato di avere qualcosa in più. Non pensavo che su questa pista potessero fare il record del mondo, invece abbiamo visto tutti cosa hanno fatto. Con il successo di Tokyo siamo diventati il punto di riferimento sia per quanto riguarda il tempo che per le scelte tattiche. Non era facile centrare anche la finale per il 3°/4° posto visto il tempo della Nuova Zelanda. Vediamo domani (oggi, ndr)”.

Per quanto riguarda le ragazze, hanno corso bene, hanno fatto un record italiano – ha proseguito il CT – Domani (oggi, ndr) potrebbe rientrare anche la Balsamo, che ha avuto una vigilia più difficile delle altre ma ha mostrato di poter dare il proprio contributo. Ce la giochiamo, con un occhio anche ai tempi per la finale per il bronzo. Siamo alle Olimpiadi, sapevamo che sarebbe stato difficile“.

A commentare le rispettive prove anche i componenti dei due quartetti, a partire da Filippo Ganna: “Complimenti all’Australia. Ha fatto un tempo che dice tutto su loro e la loro condizione. Noi abbiamo dato tutto e migliorato la prestazione di ieri (lunedì, ndr). Non è bastato. Noi eravamo qui per vincere. Adesso cercheremo di portare a casa il bronzo“.

“Abbiamo dato il massimo – ha dichiarato Letizia PaternosterSapevamo che dovevamo fare un grande tempo per riuscire ad entrare tra le prime quattro. Domani rimettiamo tutto in discussione, anche se sappiamo che sarà dura”. Per Vittoria Guazzini “ci sono forse delle cose da limare, ma il nostro record italiano è un ottimo tempo. Non sarà facile battere la Nuova Zelanda, ma in un duello tutto può succedere e noi cercheremo di farlo succedere. Dobbiamo essere consapevoli che domani (oggi, ndr) non conta solo vincere la prova, ma anche il tempo, per poter eventualmente puntare al bronzo. Insomma dobbiamo rimanere concentrate”.

“Per me è la prima Olimpiade – ha aggiunto Chiara Consonni – Un’esperienza unica e bellissima, anche se non siamo al villaggio olimpico. Si respira un’aria diversa. Noi siamo ancora in corsa per una medaglia. Abbiamo lavorato tanto questo inverno per questo obiettivo. Qui proviamo a raccogliere“.

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